L’orto del vicino …

… è sempre più verde. Dice il proverbio. Ma l’orto del vicino è sempre più vicino, possiamo dire oggi. Una tendenza che per fortuna si allarga a macchia d’olio, quella del desiderio del prodotto di prossimità rigorosamente bio.

Eh sì, perché il prodotto dietro casa non è solamente più controllabile dal punto di vista qualitativo, ma vanta la più alta sostenibilità ambientale, passando il prodotto dalle mani del produttore a quelle del consumatore, all’interno di una filiera cortissima, con consumi di energia per trasporto ridotti praticamente a zero.
Combattere contro l’omologazione del cibo e difendere la biodiversità per una agricoltura buona, pulita e giusta, è ciò non si stanca mai di asserire Carlo Petrini fondatore di Slow Food, associazione che ha all’attivo molti progetti che vanno in questa direzione, come il progetto dei Presidi, tanto per citare il più noto, per sostenere i piccoli produttori che con fatica e lungimiranza salvano prodotti a rischio estinzione.
Ma questo crescente interesse da parte dei consumatori verso la riscoperta di sapori autentici, dl tradizioni rurali dimenticate, e della stagionalità dei prodotti, ha fatto decollare iniziative molto interessanti.
Quella degli orti urbani ad esempio, che da una decina di anni hanno ha preso piede nelle grandi città; chi dice che l’orto se lo può permettere solo chi vive in campagna? Si può in realtà costruire orti sul proprio balcone, su terrazze condominiali, o in spazi collettivi … e proprio nelle grandi città!
Sul sito di Claudio Cristofani (www.angoliditerra.org), che è stato il promotore e il gestore di tanti orti urbani a Milano, si legge che “il Comune di Milano metterà a disposizione alcune aree che i cittadini potranno trasformare in orti urbani”; tanto di cappello, anche se è solo un progetto per il momento, comunque coraggioso e che vale la pena di seguire e sostenere; a mio parere sarebbe un bel contributo nella battaglia contro l’omologazione del cibo e dei sapori … non dimentichiamoci che la stragrande maggioranza dei consumatori non vive in campagna ma nelle città! Quindi siete pronti a rimboccarvi le maniche? Fra l’altro gestire un orto in compagnia è molto divertente e dà una gran soddisfazione, provare per credere.
Sempre in tema di prodotti non omologati e di qualità, domenica mia moglie ed io, abbiamo partecipato alla festa annuale dell’associazione “Salviamo l’Agricoltura” il cui sito internet (www.kilometrozero.net) è un vero e proprio portale per l’acquisto di prodotti biologici a km zero, appunto. La festa/pranzo, che si è tenuta al Podere Ruggeri, sede dell’associazione, nei pressi di Pontassieve, è stata un tripudio di sapori e di genuinità, in un contesto di grande convivialità, componente essenziale per godere della buona tavola!
Un ultima segnalazione, prima di passare ai fornelli: dal 15 al 17 a Villa Demidoff si terrà la 16esima edizione di Ruralia, la festa dell’agricoltura, quest’anno dedicata ai prodotti a km zero. Sapori e saperi dell’agroalimentare fiorentino fra cui, la salsiccia di chianina, le polpette di limousine, la frutta e la verdura del “Farmer Market”, il tortello mugellano e il fagiolo zolfino … non ve li perdete!
Il nostro piccolo orticello invece, proprio perché è piccolo non può avere una grande varietà di prodotti, anche se speriamo in seguito di aver più tempo a disposizione per ingrandirlo un po’. Ma qualcosa da cogliere c’è già, utile per preparaci un piattino stagionale … le prime zucchine con dei meravigliosi fiori gialli e verdi!

Linguine alle zucchine con fiori e aromi

Ingredienti per goderne in 4: 300/350 gr di linguine, due zucchine, 8 fiori, 2 scalogni, 2 grossi spicchi d’aglio, un mazzetto di maggiorana e di timo, qualche foglia di basilico, pepe nero, parmigiano grattugiato, 4 cucchiai di olio e.v. d’oliva, 1/2 bicchiere di latte di soia.

Fate un battuto di scalogni e aglio e metteteli a prendere colore in una larga padella con l’olio. Unite i fiori tagliati a striscioline dopo averli mondati dei pistilli interni, le zucchine tagliate a quadratini piccoli e le foglie di timo e maggiorana. A fuoco medio continuate la cottura per dieci minuti circa fino a quando le zucchine saranno tenere. Non appena si asciuga aggiungete il latte di soia e se non basta anche un poco d’acqua. Lasciate il sugo un po’ liquido, scolate le linguine al dente e saltatele in padella per insaporirle nel sugo di zucchine al quale aggiungerete una bella macinata di pepe.
Serviteli nei piatti di portata spolverati di parmigiano grattugiato, di foglie di basilico e un filo d’olio a crudo; se avete della ricotta salata, farete bene a farle prendere il posto del parmigiano!

A presto … in attesa che giungano a maturazione i primi pomodori nell’orto!

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