Pezzi d’arte da mangiare

Non sono forse opere d’artista quelle elaborazioni che tutti i giorni andiamo a costruire in cucina per cercare di mettere in tavola qualcosa di sfizioso per la nostra sussistenza?

Cercando di mettere insieme quel che di buono abbiamo acquistato o ingegnandosi su come riutilizzare quel che è avanzato con la ben nota tecnica del Re-Food? Voi mi direte, ma nella quotidianità non si ha certo il tempo di pensare all’arte dopo una pesante giornata, e al rientro a casa si ha piacere di trovar tutto pronto da mettere in tavola velocemente, quindi viva il cibo ready-to-cook e precotto che ci rende la vita facile. Niente di più falso, non fosse altro che per il semplice motivo che così facendo non riusciamo a controllare la qualità di ciò che mangiamo. E poi perché toglierci il piacere di quell’atto creativo che è preparare un buon piatto; anche se eseguite più volte la stessa ricetta che qualche autore ha scritto per voi, non riuscirete mai ad ottenere lo stesso risultato, e il vostro piatto risulterà sempre unico. I motivi, molti. Prima di tutto la vostra mano non è meccanica come una bilancia, la vostra esperienza cresce, l’ingrediente cambia, la cottura, la temperatura, gli strumenti … e potremmo allungare l’elenco ancora di più, aggiungendo ad esempio le variabili che vorrete introdurre nella struttura base riuscendo così a personalizzare la preparazione. E il divertimento è proprio qui, far scattare quella molla che rende piacevole il tempo passato ai fornelli, come atto creativo, per realizzare ciò che contribuisce alla buona qualità della nostra esistenza, sempre in modo diverso.
Una sfida che è diventata particolarmente difficile per me in questi giorni, visto che ho la mano destra fratturata da un colpo di vento chi mi ci ha sbattuto contro la persiana della finestra, ironia della sorte, proprio della cucina! Perciò mi sto allenando a far cose buone con la sola mano sinistra, non facile, ma per vederla in positivo, anche questa è un’altra variabile che influenza i risultati, e non è detto in negativo! Avete mai provato a tagliare una cipolla con la sola mano sinistra? Vi assicuro che la destra è bene non ci sia in mezzo altrimenti ve la tagliate assieme alla cipolla! E il risultato è stata una cipolla tagliata a pezzi non uniformi e grossolani che al mio risotto alla zucca ha conferito un sapore diverso dal solito, ma molto gradevole.
Dopo di che vogliamo dimenticare l’estetica dei piatti? L’occhio vuole la sua parte e mangiare con gli occhi è già pregustare e disporsi con curiosità verso l’opera che si ha nel piatto. Non pensate a quelle immagini da rivista patinata dove chef blasonati presentano l’ultima creazione. In realtà talvolta basta poco per dare un tocco di eleganza ad una semplice preparazione. Già accomodando i cibi nel piatto o nel vassoio di portata con una certa attenzione, si ottengono eccellenti risultati visivi. Tanto per fare un esempio banale, guarnire piatti di carne con salsa di cottura e verdure crude dai colori forti, conferisce un aspetto allettante alla portata. Oppure per disporre bene i vostri ospiti, su un bel piatto di spaghetti al nero di seppia non volete aggiungere un cucchiaio di pomodorini tagliati a cubetti spolverati di prezzemolo?
Bene adesso bando alle ciance e andiamo ai fornelli a inventar qualcosa, sempre con la zucca di cui sopra, che ancora è di stagione, patate e odori vari. La descrizione è quella di un lavoro realizzato pochi giorni fa quando avevo a disposizione ambedue le mani, anche perché sbucciare la zucca e pelare le patate con una sola mano, credo neanche un prestigiatore ci riuscirebbe.

Crema di zucca e patate alle erbe aromatiche

Ingredienti per quattro: 800 gr di zucca, 4 patate, 1 cipolla, 2 scalogni, 1 costa di sedano, 1 carota, un mazzetto di rosmarino e timo, 4 cucchiai di olio e.v. d’oliva, sale, pepe nero, parmigiano grattugiato.

Era tornato un bel freddo e una crema vegetale bella calda ci avrebbe scaldato a dovere. La preparazione è assai semplice e particolarmente versatile per ciò che riguarda le personalizzazioni.
Tagliate a fettine cipolla, scalogni, carota e sedano e mettete il tutto a rosolare in una casseruola con l’olio a fuoco medio. Girate spesso e dopo che avrà preso un po’ di colore aggiungete la zucca e le patate tagliate a cubetti e le foglie di rosmarino e timo tritate finemente. Salate e fate insaporire girando per 5 minuti circa. Poi aggiungete una tazza di acqua calda e incoperchiate abbassando la fiamma. Continuate la cottura per circa mezz’ora controllando spesso, girando e aggiungendo ancora poca acqua calda per volta se tende ad asciugare.
Quando patate e zucca sono cotte e tendono a disfarsi, scoperchiate facendo ritirare eventuale acqua in eccesso, poi spegnete la fiamma e riducete in crema con l’aiuto del minipimer. Regolate il sale e riaccendete il fuoco per riportarlo a temperatura adeguata, poi servite in piatti fondi, guarnendo semplicemente la superficie nell’ordine, con il grana grattugiato, una macinata di pepe nero, un giro d’olio crudo a spirale.

Perché come si è detto l’occhio vuole la sua parte … ma che fatica digitare con la sola mano sinistra!

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