Cischeic ai gamberetti dell’arcipelago toscano e crema di avocado per MTC57 fuori gara

Sollecitato da tante care colleghe eMmeTicCine, nonché sgridato dalla Van Pelt, sono qui a digitare motivazioni, ingredienti e altre storie. Grazie della vostra spinta. E un grande grazie ovviamente a Anna Luisa e Fabio di Assaggi di Viaggio e al loro post da tiro.

cischeic

Perché fuori gara lo avete capito, quando le cose si fanno in fretta e non vengono come vorresti, ti disamori, almeno io, di un progettino sul quale avevi messo impegno e tempo e che dovresti rifare come spesso accade nei casi in cui si sperimenta per la prima volte alcune procedure. Tant’è, vuoi per la dimenticanza della foto della fetta, vuoi per il set affrettato che non mi soddisfaceva, ho deciso così. Devono in verità anche aver pesato i due traslochi che mi sono trovato sulla testa in questo mese e dei quali non vi sto a dire. Bon, passiamo ai fatti.
La scelta della versione salata era gioco-forza, non potendone comunque pensare due nel frangente personale appena descritto, e anche perché tra dolci e salati io non ho mai dubbi, il salato vince sempre. Poi la mia voglia di mare la conoscete, perciò non vi stupirete se il pesce è finito anche nel cischeic. Mi salta in mente mentre scrivo, tanto per farvi capire quanto il prodotto ittico mi abbia sempre ispirato, che tantissimi anni fa, direi verso la metà degli anni ’70, a Frankfurt per la storica Fiera Internazionale del Libro (a quei tempi progettavo libri), una mattina per colazione ebbi il coraggio di spararmi a digiuno prima di entrare in fiera un bel panino con le aringhe fresche marinate corredate dall’immancabile cipolla, cruda anch’essa ovviamente. Un delirio di bontà anche se problematico sotto l’aspetto digestivo, ma con un paio di birre … ecco una persona normale sarebbe rimasta traumatizzata a vita, mentre vedete io sono ancora qui a parlarvi di pesce!

arcigamberet
Mi piaceva l’idea di sperimentare nel cischeic un abbinamento direi classico come gamberetti e avocado, e dal momento che un topping di avocado non faceva una grinza a pensarlo, i gamberetti non potevano finire altro che nel cheese (‘stavolta scriviamolo bene, vai). Cheese a base di ricotta di mucca di un buon caseificio dell’appennino toscano (magari in privato vi svelo il nome), unito ad un buon caprino fresco, per quella punta di acido che bilanciasse bene il dolce dei gamberetti, e quelli che ho trovato di provenienza locale vi assicuro che erano davvero dolci e buonissimi. Per quanto riguarda la base ho utilizzato dei cracker bio di farro buoni ma decisamente sciapi, nei quali oltre al burro come legante ho aggiunto un’acciuga salata e le ultime 5 mandorle siciliane che così son finite e mi tocca ritornare in Sicilia a riprenderle, ma non la vivo come una condanna.

aglioselvaticoInfine lo sapete io vivo in campagna, e in questa stagione abbiamo a disposizione il profumatissimo aglio selvatico che vedete nella foto con i suoi bei fiori. L’ho usato per insaporire i gamberi nella cottura in padella, con tanta pazienza perché spellare i suoi microspicchi è roba da certosini, ma il loro profumo è davvero unico.
Ecco dosi e procedura.

Cheesecake ai gamberetti dell’arcipelago toscano e crema di avocado

Ingredienti per un coppapasta dal diametro di cm 9 – antipasto for four
50 gr di cracker bio al farro
50 gr di burro
1 acciuga sotto sale
5 mandorle siciliane
100 gr di ricotta di mucca
50 gr di caprino fresco
200 gr di gamberetti (100 gr circa sgusciati)
150 gr di polpa di avocado
il succo di mezzo limone piccolo e la sua scorza
4 bulbi di aglio selvatico
olio e.v. di oliva
sale
pepe nero
1 dito di vino bianco secco

Per la base – Sbriciolare i cracker e le mandorle nel mortaio. Fondere in un padellino il burro con l’acciuga dopo aver tolto la lisca, averla dissalata e ridotta in pasta con una forchetta. Unire il tutto ai cracker e mandorle, mescolare e formare la base nel coppapasta sopra un foglio di carta da forno, pressando bene il composto, e riporre in frigorifero per un paio d’ore in modo che il burro si solidifichi nuovamente rendendo consistente la base. Trascorso questo tempo la base di cracker si sarà imparentata al coppapasta, estrarla quindi delicatamente dal coppapasta facendo attenzione a non romperla e infilarla nuovamente dentro per un paio di mm soltanto in modo che successivamente sarà facile sformare il tutto.
Per il cuore – In una padella con un cucchiaio d’olio e l’aglio selvatico spellato e schiacciato, cuocere per una decina di minuti i gamberetti con un pizzico di sale e il vino bianco. Sgusciare i gamberetti, tritarli a coltello grossolanamente e unirli con quel poco di sughetto se rimasto alla ricotta e al caprino. Aggiungere un cucchiaino di olio e abbondante pepe nero e mescolare bene. Formare il secondo strato nel coppapasta e riporre nuovamente in frigo.
Per il topping – Frullare la polpa di avocado con il frullatore ad immersione assieme ad un cucchiaino d’olio, un pizzico di sale e il succo di limone, e una volta ottenuta la crema formare il topping nel coppapasta e riporre nuovamente in frigo per un’ora almeno. Sformare infine il cischeic guarnendo il topping con la scorza di limone.

Mannaggia, con questa ricetta avrei potuto partecipare all’MTC57

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4 risposte a Cischeic ai gamberetti dell’arcipelago toscano e crema di avocado per MTC57 fuori gara

  1. marina scrive:

    Sarà che sono fuori a cena na di iniziare ancora non se ne parla…sarà che l’idea dei gamberi mi aveva sfiorata (ho optato per la versione dolce alla fine)…sarà quel che sarà ma questo cheesecake mi piace. E anche se non amo alla follia l’avocado abbinarlo ai gamberi mi sembra la morte sua. Per le mandorle che hai finito…beh…la soluzione è una sola! E ti offriamo pure l’Etna in eruzione

    • kamp scrive:

      Cara Marina, dì all’Etna che continui ancora un po’perché non riuscirò a venire a breve … ma di sicuro spero entro la fine dell’estate!! Grazie ancora come sempre dei tuoi carinissimi apprezzamenti. A presto!!

  2. Silvia scrive:

    A me questo cischeic non mi pare affatto un fuori gara, sarebbe stato un ottimo concorrente! Non essere così severo con te stesso.

    • kamp scrive:

      Cra Silvia, grazie, in effetti lo sono abbastanza, severo con me stesso, esigente e pignolo .. peggio di così! Cmq mancava qualcosa per essere in gara, ma sono contentissimo ugualmente, non fosse altro perché ho fatto il mio primo cheesecake e che vedo ha sucitato interesse 🙂

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